Il 26 Gennaio festeggiamo San Roberto di Molesme, con la solenne celebrazione eucaristica alle 12:00.
Prepariamoci a questo momento di festa, ripensando a Roberto attraverso le parole di colui che lo interpreta nel musical dedicato al santo…

Roberto é stato un uomo dal cuore ardente e perseverante per l’Evangelo. La sua lunga esistenza é stata un’instancabile ricerca di compimento della Parola di Dio attraverso la Regola del padre Benedetto. Sarebbe diventato un valoroso cavaliere della regione francese di Champagne, se la carestia che colpí quella regione nella prima metà dell’anno 1000 non lo avesse avvicinato in modo irreversibile alle vicende dei monaci. Rimase cosí colpito dal modo in cui i monaci sacrificarono sé stessi per consentire alla gente di sfamarsi, che da allora per Roberto non vi fu più altra possibilità per la sua vita se non quella di farsi dono per l’altro, di fare come Cristo e spendersi per l’altro fino a morire, perché l’altro avesse la vita in abbondanza.
Allora, appena quindicenne, vinse l’iniziale opposizione paterna e rinunciò per sempre alla nobiltà del suo casato per rivestirsi di un armatura “altra”, quella di cavaliere di Dio. Seppur giovanissimo, mostró enorme coraggio nel gridare il suo “si” a Dio, e ne diede ancor piú prova quando nei diversi momenti della sua esistenza si trovó più volte a scontrarsi con la mediocrità di tanti suoi confratelli così maldisposti alla sobrietà, all’essenzialitá, all’umiltà e al servizio, perché troppo accomodati nelle loro indolenze.
Ha fallito molte volte nella sua opera di restaurazione di un’osservanza più austera della regola benedettina, ma ogni volta non si é mai arreso aprendosi, piuttosto, all’ignoto della fede, senza la paura di ricominciare, conservando il suo spirito di ribellione al buon senso del mondo e trasformando il proprio dolore in un atto di abbandono alla volontà del Padre.

Grazie Roberto, uomo “altro dal mondo”, che ci insegni, con il tuo esempio, ad avere il coraggio di scegliere la via della verità di ciò che abita il profondo del nostro cuore senza scendere a compromessi… a perseverare, nonostante i fallimenti, nel costruire la bellezza di una vita fraterna per dare compimento alle promesse di Dio… a credere alla potenza della Sua Parola, tenera e tagliente, severa e misericordiosa, la sola che possa dare veramente significato alle nostre esistenze. Lode a Dio per la bellezza e per i sogni di comunità che la storia del servo di Dio Roberto é ancora capace di suscitare nel cuore di chi vi si accosta a conoscerla. 

Alessandro Franzese, interprete di Roberto nel musical “L’uomo sulla breccia”